Collaborazione industriale tra Bormioli e UPM

Produzione di imballaggi a base vegetale

Il produttore italiano di imballaggi farmaceutici Bormioli Pharma produrrà a decorrere dal 2025 flaconi in PET* parzialmente a base vegetale, grazie a una collaborazione di filiera che comprende il fornitore portoghese di resine poliestere Selenis e la multinazionale finlandese UPM Biochemicals. Il PET a marchio Selcare sarà prodotto da Selenis utilizzando glicole etilenico biobased (BioPura di UPM) ottenuto da scarti della lavorazione del legno proveniente da foreste certificate, permettendo così di ridurre l’impronta di carbonio degli imballaggi in un settore – quello medicale e farmaceutico – dove gli elevati requisiti di prestazione e di purezza non consentono di utilizzare materiali riciclati e limitano l’adozione di nuovi polimeri.

Il PET ottenuto da bioMEG presenta le stesse caratteristiche, proprietà e riciclabilità a fine vita di quello convenzionale da materie prime fossili. Per garantire un approvvigionamento stabile, in vista della crescita della domanda, UPM sta costruendo a Leuna, in Germania, una bioraffineria su scala industriale per convertire la biomassa in prodotti biochimici ad alto valore aggiunto, utilizzando legno di faggio proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. A sua volta Bormioli Pharma è impegnata da tempo nella ricerca di soluzioni di imballaggi a ridotto impatto ambientale. Nei giorni scorsi ha annunciato lo sviluppo di flaconi per uso farmaceutico realizzati con PET in parte ottenuto dalla cattura di anidride carbonica, frutto di una collaborazione con LanzaTech  .L’anno scorso, la società italiana ha incrementato al 45% la quota di materiali sostenibili (biobased o riciclati) incorporata nei prodotti venduti, il 15% in più rispetto al 2022, avvicinandosi così al 50% che si è posta come obiettivo al 2025.

“La nostra collaborazione pionieristica dimostra che i biochimici rinnovabili a base vegetale possono offrire la stessa elevata qualità dei materiali vergini a base fossile, con significativi benefici ambientali. I contenitori di Bormioli Pharma forniscono una soluzione pertinente per un mercato con opzioni limitate e strettamente monitorate per accelerare la trasformazione sostenibile. Fornisce inoltre una prova tangibile che soluzioni sono presenti sul mercato, oggi”, secondo Michael Duetsch, vice presidente di UPM Biochemicals.

Michael Duetsch

Per Eduardo Santos, responsabile della strategia aziendale di Selenis, “Selenis è entusiasta di contribuire a promuovere la trasformazione sostenibile del settore dell’imballaggio farmaceutico con UPM e Bormioli Pharma, creando la prima bottiglia BioPET parzialmente a base vegetale approvata dall’industria farmaceutica europea”.

A sua volta, UPM fornisce soluzioni rinnovabili e responsabili innovando per un futuro che vada oltre i combustibili fossili in sei aree aziendali: UPM Fibres, UPM Energy, UPM Raflatac, UPM Specialty Papers, UPM Communication Papers e UPM Plywood. In qualità di leader del settore in termini di responsabilità, la multinazionale finlandese è impegnata a rispettare l’ambizione aziendale delle Nazioni Unite per 1,5°C e gli obiettivi basati sulla scienza per mitigare il cambiamento climatico. Occupa 16.600 persone in tutto il mondo e le vendite annuali ammontano a circa 10,5 miliardi di euro; con azioni quotate su Nasdaq Helsinki. www.upm.com UPM è su X | LinkedIn | Facebook | YouTube | Instagram | #UPM #biofore #beyondfossils        

* Il PET (polietilene tereftalato) è una resina termoplastica adatta al contatto alimentare, facente parte della famiglia dei poliesteri.

(Foto Bormioli Pharma)

Gianfranco Nitti
Giornalista e membro italiano dell'Associazione della Stampa Estera, visita regolarmente la Finlandia, in particolare la Lapponia, di cui scrive da anni.