L’8 maggio scorso, nella cattedrale di Turku, si è svolta una funzione religiosa durante la quale l’arcivescovo Tapio Luoma ha chiesto ufficialmente perdono ai Sámi, a nome della Chiesa evangelica luterana finlandese e di tutti i suoi vescovi. L’arcivescovo ha riconosciuto esplicitamente il coinvolgimento della Chiesa nella discriminazione verso i Sámi e nella repressione della loro cultura. Tra gli esempi citati figurano l’approvazione, da parte della Chiesa, dell’esumazione dei resti dei defunti sámi per ricerche sulla biologia delle razze e la repressione delle tradizioni locali. All’evento erano presenti anche rappresentanti del Parlamento sámi, il cui vicepresidente, Tuomas Aslak Juuso, ha sottolineato che resta comunque una scelta personale di ciascun Sámi accettare o meno questo gesto di pentimento e riconciliazione offerto dalla Chiesa.
La funzione religiosa ha segnato anche la conclusione del progetto biennale “I Sámi nella Chiesa”, volto a ridurre le tensioni e migliorare le relazioni tra la Chiesa e la comunità sámi.
Il discorso completo dell’arcivescovo è disponibile, in finlandese e nelle tre lingue sámi parlate in Finlandia, sul sito web ufficiale della Chiesa evangelica luterana finlandese.
Un altro risultato significativo di questo progetto è stata la pubblicazione multilingue dell’antologia “Tiet – polut – risteykset” (Sentieri – Tracce – Crocevia, 2025), che affronta temi quali l’identità sámi, la riconciliazione, la spiritualità e il ruolo della Chiesa evangelica luterana finlandese nelle relazioni con le comunità indigene.

Nell’articolo di Anna-Kaisa Inkala emerge chiaramente l’importanza che la Chiesa formuli ufficialmente scuse per le ingiustizie storiche e passi da una generica buona volontà a politiche strutturali concrete, mirate al sostegno delle lingue e della cultura sámi. Inkala insiste sul riconoscimento degli abusi del passato e sulla necessità di una riforma istituzionale, evidenziando che la politica finlandese disorganica verso la cultura sámi si distingue dalle politiche più esplicite e coerenti adottate dai vicini paesi nordici.
Gli altri contributi presenti nell’opera succitata offrono analisi approfondite sulle relazioni storiche tra la Chiesa e i Sámi, sull’importanza di un’inclusività linguistica per restituire voce e dignità alle comunità indigene e sulla repressione e la successiva rivalutazione della spiritualità tradizionale sámi, elemento essenziale nel processo di recupero culturale.
Nel loro insieme, questi contributi descrivono la riconciliazione come un processo articolato e multidimensionale, basato su verità storica, valorizzazione culturale, riforma istituzionale e guarigione personale. La presenza, all’interno dell’antologia, di esperienze individuali, narrazioni storiche e proposte pratiche e politiche rende il volume non solo una testimonianza storica cruciale, ma anche una guida concreta verso una reale riconciliazione tra la Chiesa e il popolo Sámi.
(Foto di Aarne Ormio)