“L’essenziale è invisibile agli occhi”. Questa massima, tratta dal capolavoro senza tempo “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry, è spesso interpretata come un monito rivolto a chi, crescendo, perde la capacità di vedere oltre le apparenze. A volte, l’essenziale sfugge proprio allo sguardo pragmatico, razionale e indaffarato degli adulti.
Mentre la politica tradizionale è spesso bloccata in cavilli burocratici e visioni a breve termine, la Finlandia sembra aver colto questa lezione scegliendo di dare spazio alla voce dei più giovani nei processi decisionali.
Il governo ha lanciato un progetto innovativo e lungimirante, volto a coinvolgere direttamente i bambini e i giovani nella valutazione delle misure e delle politiche che incideranno sul loro futuro. Non si tratta di affidare loro il potere, ma di riconoscere che per costruire una società equa è indispensabile ascoltare chi l’abiterà domani con occhi ancora capaci di cogliere “l’essenziale”.
Sei ministeri hanno deciso di sperimentare nuove modalità per ascoltare le opinioni di bambini e adolescenti su scuola, salute, ambiente e sicurezza. Un modello partecipativo che rafforza la democrazia e anticipa i bisogni futuri. Il Ministero della Giustizia, insieme ad altri dicasteri, ha avviato una sperimentazione per raccogliere in modo sistematico le opinioni dei più giovani.
L’iniziativa, descritta in una nota ufficiale pubblicata sul sito om.fi, si fonda sull’articolo 12 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, che sancisce il diritto dei minori ad essere ascoltati. La sperimentazione presta particolare attenzione alla diversità linguistica e culturale affinché anche i gruppi più vulnerabili possano esprimersi.
Il Ministero della Giustizia sottolinea che “la partecipazione non è solo un diritto, ma anche una competenza da sviluppare”, e che “le opinioni dei giovani devono essere prese sul serio”. Questa iniziativa si inserisce nel più ampio quadro della Strategia nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e conferma la Finlandia tra i paesi europei più attenti alla partecipazione civica delle nuove generazioni.
Anche il Consiglio Nazionale dei Giovani italiano ha avuto di recente occasione di confrontarsi con le istituzioni finlandesi, aprendo un dialogo europeo sulle buone pratiche. In un’epoca segnata da sfide globali e da una crescente distanza tra cittadini e politica, l’esperimento finlandese offre un modello replicabile, capace di restituire voce e dignità anche ai più piccoli.
La democrazia, per essere tale, deve saper ascoltare tutti.
(Immagine del titolo: “Leikkiviä poikia” di Verner Thomé – 1903)












