Investimenti, tasse e tanta ecologia: il programma del governo Rinne

Dopo quasi un mese di negoziazioni il pentapartito finlandese ha raggiunto un accordo. Il futuro governo Rinne a quanto pare concluderà il periodo di tagli mantenuto dai governi di destra che lo hanno preceduto: verranno infatti aumentate le uscite fisse di 1.2 miliardi di euro, in parte pagati con un aumento delle tasse per 730 milioni di euro.

Il programma del prossimo esecutivo è stato presentato in un incontro aperto al pubblico nella biblioteca centrale Oodi, cui hanno partecipato Antti Rinne e i leader degli altri quattro partiti che formano la coalizione di governo: Pekka Haavisto dei verdi, Li Andersson dell’Alleanza di Sinistra e il partito dei finnosvedesi con Anna Maija Henriksson, più il Partito di Centro con l’ex premier Juha Sipilä, che è ancora ufficialmente segretario del partito, anche se dimissionario, e che ha dichiarato di non essere disponibile per nessun posto nel governo perché ha “guidato il partito alla sua più grande sconfitta elettorale”.

Il programma, di oltre 160 pagine, è intitotalato “Osallistava ja Osava Suomi” (una Finlandia inclusiva e competente”) ed è disponibile sul sito del Governo; suo principale obiettivo è “trasformare la Finlandia in una società socialmente, economicamente e ecologicamente sostenibile entro il 2030.”
Per sottolineare il loro impegno contro il cambiamento climatico i leader di partito sono tutti arrivati a Oodi in tram, e qui Antti Rinne, con lo scaffale del cinema come sfondo (e un libro su James Bond in particolare), ha aperto presentando la parte economica del programma.

Il libro su James Bond alle spalle di Antti Rinne

Costretto a chiamare il cambio delle slides durante la sua presentazione (qualcuno investa in un clicker per il futuro!), Rinne ha dichiarato che l’obiettivo per l’occupazione è il raggiungere il 75% entro il 2023 dal 72,5% odierno, il che significa 60000 nuovi posti di lavoro, da trovare tra l’altro accelerando l’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro e facilitando quello degli immigrati.
Ma Rinne ha indicato che lungo termine si mira ad andare oltre l’80%, soprattutto per essere in grado di sostenere il welfare state.

Ci saranno investimenti in molti campi, tra cui l’educazione: 40 miliardi in più alle università dopo i tanti tagli che avevano portato a un declino.
L’obbligo scolastico aumenta fino ai 18 anni; il costo di questa riforma è calcolato in 108 milioni di euro, perché l’obbligo scolastico prevede che tutti i materiali, inclusi libri, siano gratuiti.

La promessa elettorale dei socialdemocratici di aggiungere 1000 medici sarà mantenuta, con un aumento di almeno 1600 dottori nei terveyskeskus e altri miglioramenti strutturali per aumentare l’efficienza e garantire nei casi non urgenti un appuntamento con un medico entro 7 giorni.

Verranno anche assunti 300 nuovi poliziotti ed è previsto anche aumento di 100 milioni di euro da investire nella protezione dell’ambiente. Si investirà in infrastrutture ferroviarie, tra cui la creazione di una linea ad alta velocità tra Helsinki e Turku.
Per gli aiuti esteri si stanzierà lo 0.7 del PIL, quota che era stata indicata dallo scorso governo come “obiettivo a lungo termine”.

0.7 è anche il numero di infermieri/assistenti per paziente necessari per legge nelle case di riposo. Gli scandali dei mesi scorsi hanno portato quella che fu un’iniziativa dell’opposizione nel programma di governo.

La crescita delle spese avrà però un impatto diretto anche sulle tasche dei cittadini: aumenta l’accise su alcolici, sigarette e bevande gassate, e verrà considerato il ripristino della tassa sui dolciumi abolita nel 2016 (in Finlandia ogni anni si consumano 13kg di zucchero pro capite).

Le fasce di reddito più basse dovrebbero però vedere una riduzione della pressione fiscale, insieme a un aumento delle pensioni minime. Si prevede una riduzione delle tasse anche per le start-up.

Scompare la detrazione fiscale per gli interessi sui mutui e verrà ridotto anche il kotitalovähennys, la deduzione dalle tasse per migliorie fatte alla propria casa (che include anche le pulizie), che passerà dal 50% del costo della manodopera al 40%, e il massimo di 2450€ all’anno per persona scende a 2250€.

Brutte notizie per gli automobilisti: aumento delle tasse anche sulla benzina e la legge verrà cambiata in modo da permettere alle città di introdurre pedaggi di ingresso, come a Londra o la zona C milanese.
Crescono le tasse anche sui combustibili fossili per il riscaldamento domestico. Potete calcolare in questa pagina di HS l’impatto concreto degli aumenti sulla vostra economia.

Pekka Haavisto ha sottolineato come il futuro governo finlandese sia uno dei pochissimi al mondo ad avere un programma così ambizioso che vuole portare la Finlandia ad essere il primo Paese al mondo a emissioni zero entro il 2035. Cambierà interamente il modo in cui le aziende vengono tassate sull’energia e ci saranno iniziative per la riduzione dell’uso della torba e di altri combustibili fossili.

Il partito finnosvedese è riuscito a fare entrare nel governo l’espansione dell’ospedale di Vaasa, l’Ostrobotnia ha un’alta concentrazione di madrelingua svedese, e soprattutto la reintroduzione dello svedese come esame obbligatorio per la maturità (e viceversa il finlandese per le scuole finnosvedesi), rimosso nel 2005.

Per l’immigrazione la quota fissa di rifugiati viene aumentata a un minimo di 850 per anno, la quota era ferma a 750 dal 2001. Aumenterà l’immigrazione basata sul lavoro e verranno condotte più indagini sui ricongiungimenti familiari.

Altri cambiamenti riguardano i contraccettivi, che saranno gratuiti per gli under 25 (alcune organizzazioni giovanili e studentesche offrivano già il servizio in alcune città come Helsinki).
Per chi invece non ha usato contraccezione, il congedo di paternità viene aumentato fino a essere pari a quello delle madri, e ne diventa indipendente: entrambi i genitori avranno diritto allo stesso numero di giorni.

Delle iniziative del governo Sipilä si mira a rivedere la legge che ha liberalizzato i taxi e soprattutto il criticato aktiivimalli, che prevedeva il taglio dei sussidi di disoccupazione a chi non dimostrava di essere attivamente alla ricerca di lavoro.

La SOTE, riforma sociosanitaria che causò la caduta del governo Sipilä verrà ripresa, si tenterà quindi di stabilire le regioni come enti amministrativi, che rileveranno molti servizi dai comuni. Ci sarà anche una commissione per la semplificazione del sistema di previdenza sociale.
Non è previsto un altro esperimento di reddito di cittadinanza, ma si proverà la tassazione negativa, in cui chi è al di sotto di una certa soglia di reddito non solo non paga le tasse ma riceve una quota dallo Stato.

Infine sono stati annunciati i 19 ministeri e i partiti a cui spetteranno: 7 ai Socialdemocratici, 5 al Centro, 3 ai Verdi, 2 all’Alleanza di sinistra e 2 anche ai Finnosvedesi.
I nomi dei ministri dovrebbero essere noti entro la fine di questa settimana e il governo dovrebbe insediarsi prima dell’estate.

Andrea Magni
Laurea in lingue orientali e un passato in editoria, ha venduto l'anima al digital marketing dopo essersi trasferito in Finlandia nel 2003. Ama scrivere e cucinare, ma non scrivere di cucina.