La Repubblica di Babbo Natale: quante mani sulla Lapponia?

Rovaniemi, capoluogo della Lapponia finlandese, è ormai riconosciuta in tutto il mondo come residenza ufficiale di Babbo Natale e, nel corso degli anni, ha attirato ed attira con diverse fortune un numero cospicuo di visitatori, piccoli e grandi che, con la scusa di portarci i piccoli, vanno a trovarlo nel suo villaggio alle porte della città. Ma ora Joulupukki ha deciso di fare le cose in grande e di farsi una sua Repubblica di cui il Grande Vecchio sarebbe, ovviamente, Presidente.

Per ora, si tratta di un progetto ai primi passi, un’idea partorita da due fratelli finlandesi che, insieme ad un gruppetto di connazionali disposti a finanziarla, vorrebbero creare un grande parco a tema dedicato al gran portatore di doni. L’area interessata, tratteggiata in rosso nella cartina, è di circa 80 km2, si trova a nord  di Rovaniemi e del Circolo polare.

Il nucleo centrale del parco dovrebbe essere costituito da un’enorme cupola trasparente (come nell’immagine del nostro titolo) ed il resto costituire il più grande complesso di saune e centri benessere al mondo, oltre che da un albergo a forma di albero di Natale.

Di concreto, si sa solo che il gruppo ha firmato con i proprietari dei terreni una lettera di intenti per un contratto di locazione della durata di 50 anni e sta reperendo investitori da tutto il mondo.

L’investimento complessivo potrebbe avere un valore di un miliardo di euro, ci dice Niki Siitari, che fa parte del gruppo ideatore della Republic of Santa Claus, nella sua denominazione ufficiale inglese (abbreviamo in RoSC).

Incontriamo Siitari nella sede della Stampa estera a Roma durante una sua breve tappa nella capitale, e ci conferma che sono in corso contati e trattative con possibili investitori di tutto il mondo. “Il progetto sarà articolato in progetti minori ed avrà investitori con diverse origini professionali operanti in campi diversi, e sarà particolarmente attento alle esigenze  ed alla sostenibilità ambientale: niente edifici alti ed elementi inquinanti ma uso oculato di tutti i materiali e delle tecnologie meno incidenti sulla natura del luogo”.

Secondo la società Brand Finance, il marchio ‘Santa Claus’ è valutato globalmente quasi un miliardo e mezzo di euro con notevoli ricadute positive sull’occupazione diretta ed indiretta di migliaia di addetti e sulle attività parallele connesse all’attrattività turistica dell’iniziativa. La ‘Repubblica’ avrà i suoi ‘passaporti’ e le sue ‘ambasciate’ all’estero ma, sottolinea Siitari, non vuole imitare parchi a tema tipo Disneyland o simili. Verrebbe quasi voglia di credergli…

E infatti insiste sulle rassicurazioni. Dice che sarà posta molta attenzione all’impatto anche turistico del parco, si cercherà di limitare gli effetti sui trasporti mediante una monorotaia che colleghi il parco all’aeroporto ed all’esistente Villaggio di babbo Natale ed anche alla città, anche perché si calcola possano essere ospitati anche fino a 10 milioni di visitatori all’anno.

Secondo Siitari, la maggiore attrazione sarà costituita dalla purezza della natura della Lapponia, ancora ben preservata e ricca di fenomeni di grande interesse naturalistico e turistico come le aurore boreali, e dall’offerta di attività invernali connesse allo sci, all’esperienza di escursioni con cani husky e con renne.

Quell’avverbio, “ancora”, fa riflettere: speriamo che non sia una minaccia. Ad ogni modo va precisato che, al momento, si tratta solo di un progetto sulla carta, che avrà bisogno non solo di finanziatori adeguati, ma anche di risposte dal territorio.

Nonostante le rassicurazioni, inevitabili, sulle dimensioni dell’impatto ambientale, si tratta di un’area sensibile, e quando si toccano certi equilibri in un territorio come la Lapponia, già toccato da progetti infrastrutturali tipo la Ferrovia Artica (con le sue cinque ipotesi alternative di cui abbiamo riferito a suo tempo) si finisce per mettere in crisi quel participio così abusato che, col tempo, assume sempre più la forma del passato: “incontaminato”.

Quanti interessi si muovono su questa piccola Amazzonia d’Europa il cui principale tesoro, lo dicono tutti, sarebbe la sua “purezza”? Cercheremo di seguire il progetto e di darvene conto.

https://www.republicofsantaclaus.com/

Gianfranco Nitti
Giornalista e membro italiano dell'Associazione della Stampa Estera, visita regolarmente la Finlandia, in particolare la Lapponia, di cui scrive da anni.