Sempre molto sensibili alle notizie provenienti dal confine, anche quello occidentale, i media finlandesi hanno raccolto le ultime novità della situazione del coronovirus in Svezia. Secondo quanto riporta YLE, l’Autorità di sanità pubblica svedese ha segnalato 91 nuovi morti in seguito alla pandemia, per un totale di 7893 decessi. Secondo la televisione di stato (SVT), l’epidemiologo statale svedese Anders Tegnell ha dichiarato che, sfortunatamente, il numero di morti è probabile che aumenti nelle prossime settimane.
Giovedì scorso la Svezia ha segnalato 8.881 nuovi casi di contagio. Secondo il sito Worldometers si tratterebbe del più alto tasso di infezione giornaliero in Svezia durante l’intera epidemia. In Svezia sono state diagnosticate in totale 357.466 contagi da coronavirus. 3.691 persone ricevono o hanno ricevuto cure intensive, sempre secondo SVT.
Di fronte all’aggravarsi della situazione ha preso la parola il re di Svezia, Carl Gustaf, che in un’intervista alla televisione di stato ha denunciato il fallimento delle misure sin qui prese dal governo. Il re descrive l’anno che sta per finire come “orribile”.
“Penso che abbiamo fallito. Abbiamo avuto molti morti e ciò è orribile. Ed è una sofferenza per tutti noi”. Il re deplora inoltre il fatto che in molti casi i parenti non siano stati in grado di dare un ultimo saluto a coloro che sono morti. “Credo che si tratti di un’esperienza pesante e traumatica”.
Il tradizionale programma di fine anno Året med Kungafamiljen (Un anno con la famiglia reale), che andrà in onda lunedì, e che documenta come il re e i suoi congiunti hanno trascorso gli ultimi dodici mesi, chiederà anche al sovrano (che ha 74 anni) se lui stesso ha paura di un contagio.
“Negli ultimi tempi il problema è sembrato più concreto, e lo sentiamo sempre più vicino, sempre di più. E non è quello che vorremmo”, dice anche Carl Gustaf.
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