Finlandesi molto favorevoli alla vaccinazione

In un sondaggio internazionale, secondi in Europa dopo i danesi

In Finlandia e Danimarca si è più disposti a farsi vaccinare contro il coronavirus rispetto ad altri Paesi europei, almeno secondo uno studio condotto in 32 paesi. In Danimarca, l’87% degli intervistati ha affermato che avrebbe assunto il vaccino,  certamente o probabilmente, segue la Finlandia dove la quota è dell’81%. I due paesi hanno mostrato livelli di accettazione significativamente più alti rispetto ad altri in Europa. Ad esempio, in Italia ha dichiarato che potrebbe assumere il vaccino il 70%, mentre la cifra in Germania è del 65%,  e in Francia solo del 44%, per non dire del dato della Serbia solo il 38%.

L’indagine è stata coordinata dal Worldwide Independent Network of Market Research (WIN) di Milano.

Foto twitter

Hanna Nohynek, primario e responsabile del controllo delle malattie infettive e delle vaccinazioni presso l’Istituto finlandese per la salute e il benessere (THL), afferma che è necessario un livello di vaccinazione di almeno il 70% per ottenere l’immunità di gregge.

Nohynek  sottolinea anche che lo scetticismo o una visione critica delle vaccinazioni è cosa diversa da una posizione apertamente anti-vaccino, che secondo lei si riscontra in meno dell’uno per cento dei residenti in Finlandia. Il medico afferma che l’atteggiamento delle persone nei confronti delle vaccinazioni può cambiare rapidamente. “Qualcuno può dire qualcosa e fare qualcos’altro. Quando una morte per coronavirus colpisce una persona vicina, possono improvvisamente iniziare a pensare in modo completamente diverso “.

Grafico ripreso da areena.yle.fi

Il sondaggio è stato condotto in 32 paesi a dicembre su quasi 27.000 persone.

In Finlandia il campione del sondaggio comprendeva 651 intervistati. Il tasso di accettazione qui è significativamente più alto di quello di un recente sondaggio THL, che ha indicato che solo il 64% dei residenti finlandesi era disposto a farsi vaccinare.

Nohynek ha detto di non essere stata sorpresa dalla differenza nei risultati, attribuendola a tempi e formulazioni differenti della domanda. Per esempio, ha dichiarato in un’intervista a Yle Areena, lei ricorda il periodo dell’influenza suina in cui la semplice notizia della morte di una bambina contagiata aveva contribuito in poche ore a modificare completamente le tendenze dell’opinione pubblica.

Nel complesso, nei 32 Paesi indagati, il 71% degli intervistati ha affermato che avrebbe sicuramente o probabilmente preso un vaccino contro il coronavirus, mentre il 29 % hanno affermato che probabilmente o sicuramente non lo avrebbero preso.

Gli uomini si sono mostrati più disposti rispetto alle donne. Le persone con livelli di istruzione inferiori e i disoccupati hanno espresso una minore disponibilità a essere vaccinati.

I più alti livelli di accettazione sono stati registrati in Vietnam, Cina e India. Più del 90 % degli intervistati in tutti e tre i paesi ha dichiarato che avrebbe fatto il vaccino.

Il sondaggio ha anche chiesto agli intervistati quanto fossero soddisfatti di come i loro governi avevano lavorato per controllare la pandemia. Quelli in Vietnam, dove solo 35 morti sono state attribuite al Covid-19, hanno dato al loro governo il 100% di approvazione, seguito dalla Cina con il 99%.

In Europa, i livelli più alti sono stati nuovamente in Danimarca (77%) e Finlandia (75%). In confronto, solo il 15% degli intervistati in Polonia era soddisfatto, mentre in Spagna il livello di approvazione era del 26%. Il margine di errore è stimato intorno a 3,5 punti percentuali.

(Per le foto utilizzate, siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti)

Nicola Rainò
Giornalista, traduttore letterario, studioso di lingua italiana e storia dell'arte. Emigra dal Salento a Bologna per studi, poi a Helsinki per vivere. Decise di fondare La Rondine una buia notte dell'inverno del 2002 dopo una serata all'opera.