Il Cimitero di Hietaniemi

Il “cimitero monumentale” di Helsinki, uno dei quattro sepolcri della città, è una composita necropoli specchiata nelle acque occidentali della città, quelle del golfo di Lapinlahti, una “contrada del silenzio” tra la penisola di Hietaniemi, quella più piccola e nascosta di Lapinniemi e il tracciato cardinale di Mechelininkatu.

Fu fondato nel 1828 e consacrato l’anno dopo allorquando lo sviluppo della nuova capitale del Granducato, sotto la penna di Carl Ludvig Engel, aveva definitivamente accerchiato il cimitero di Kamppi, nell’attuale parco della vecchia cattedrale (si veda la voce ruttopuisto) chiudendo ai morti e aprendo ai vivi con l’ “allineamento hausmanniano” dell’asse di Bulevardi.

La prima area destinata al cimitero fu quella a ridosso dell’ospedale psichiatrico progettato dallo stesso Engel e terminato dieci anni dopo. I lavori vennero affidati al costruttore finno-russo Feodor Kiseleff, proprietario di uno zuccherificio sulla riva della baia di Töölö: nella fetta orientale del nucleo originale, che prese il nome di “cimitero di Lapinlahti” (Lapinlahden hautausmaa), oggi conosciuto come “cimitero vecchio” (Vanha hautausmaa), fu costruita la prima cappella, poi demolita per fare spazio alla Uusi kappeli progettata da Theodor Höijer (1872), autore anche della dimora del custode, affacciata su Mechelininkatu.

Al 1833 risale la consacrazione, affianco al cimitero ortodosso nella fetta meridionale del complesso, del campo destinato ai caduti del Terzo Battaglione Fucilieri del Reggimento di guardie finlandesi (Suomen Kaartin hautausmaa) dove sono seppelliti anche i membri degli equipaggi della prima marina finlandese nel periodo del Granducato.

Con la crescita dell’area sepolcrale la diocesi dovette chiedere in concessione nuovi terreni e vennero concessi quelli sull’altra costa della baia, dove sorgevano le tenute di Sandudd e Sandnäs, nelle vicinanze della spiaggia di Hietaranta. L’ampliamento fu consacrata nel 1864 e prese il nome di “cimitero nuovo” (Uusi hautausmaa). Nel 1909 fu stabilita un’ulteriore estensione della fascia cimiteriale settentrionale fino alla costa della baia di Taivallahti. Nel 1925 vennero terminati i lavori del crematorio al confine nord dell’area: il progetto, improntato al classicismo nordico coevo, fu iniziato da Eliel Saarinen e, successivamente, affidato a Bertel Liljequist. Dapprima le urne vennero tumulate in un colombario accanto all’edificio ma, dal 1928 fu stabilito l’interramento in un perimetro (Uurnalehto) a ovest del crematorio che la città cedette però alla diocesi solo vent’anni dopo. Nel 1929, nonostante il parere contrario della commissione urbanistica, furono annessi al complesso funerario i terreni a nord del cimitero nuovo, sotto la baia di Taivallahti dove, fino al 1911, sorgeva la fabbrica di tappezzerie Sandudd e, nel 1933, venne consacrata la nuova cappella, costruzione decisamente più imponente di quella di Höijer, su progetto di Albert Nyberg, autore di un altro edificio funerario noto agli helsinkiesi, l’obitorio di Vallila (Harjun ruumishuone, 1923).

La superficie di calpestio della nuova porzione del cimitero fu alzata trasportando dal canale di Pihlajasaari 200.000 metri cubi di sabbia in un colossale terrazzamento cinto da mura di contenimento che, sul fronte di Hiekkarannantie, raggiungono gli otto metri di altezza. Parte della sabbia venne inoltre utilizzata per creare lo stabilimento balneare di Hietaranta, oggi polo degli svaghi estivi che, con l’esuberanza di un ospite, sembra portare un dignitoso rispetto alla quiete del sepolcro. La pianta dei camminamenti fu disegnata da Paul Olsson, primo finlandese diplomato in architettura del paesaggio. Allo scoppio della seconda guerra mondiale la porzione occidentale del cimitero nuovo fu destinata ai caduti: la progettazione dell’area fu affidata ad Arvo Muroma, nome di spicco dell’architettura celebrativa.

Passeggiare tra le vastità del cimitero di Hietaniemi attraversando oltre ottomila tombe significa smarrirsi nella più ricca e affascinante topografia della società e della cultura finlandese. Tra i viali delle urbane “capanne di Tuonela” troviamo il cimitero ortodosso e quello della Comunità di San Nicola, dipendente dal patriarcato autocefalo di Mosca, il cimitero islamico, quello ebraico e i resti del cimitero militare russo di Taivallahti con le tombe di soldati e sottoufficiali di provenienze e religioni diverse che avevano servito l’esercito imperiale russo (su una stele vi è una significativa epigrafe in polacco, “sia loro lieve questa terra straniera”).

Sotto le sabbie di Hietaniemi sono seppelliti tutti i presidenti della repubblica a eccezione di P. E. Svinhufvud e Kyösti Kallo e, nel vecchio nucleo destinato ai soldati della Guardia di Finlandia (Suomen kaarti), unità della Guardia imperiale russa, si trovano anche i caduti del 27º battaglione degli jäger e i membri della Guardia bianca finlandese nonché i loro discendenti.

Il sergente maggiore Diego Manzocchi, pilota volontario nella Guerra d’Inverno e unico italiano caduto al fronte, riposa a pochi metri dal monumento funebre di Mannerheim e dalla grande croce ai caduti, entrambe opere dello scultore Wäinö Aaltonen. Nello stesso campo (sankarihauta-alue) vi sono pietre commemorative dei prigionieri di guerra caduti oltreconfine, dei volontari finlandesi nelle SS, dell’equipaggio della Königin Luise, nave della Kriegsmarine tedesca affondata nel Golfo di Finlandia nel 1941, dei volontari stranieri nella guerra d’inverno e di continuazione, soldati svedesi e norvegesi assieme ai “fratelli dell’ultima guerra” (Jatkosodan heimoveljet), estoni, oloneziani e finlandesi d’Ingria e dei caschi blu delle forze internazionali di pace dell’ONU caduti nelle operazioni di peacekeeping nonché l’unico monumento al mondo in ricordo dei caduti in guerra di etnia rom (Romanien sankarimuistomerkki, che si vede nella foto qui sotto, accanto al munumento alla scrittrice Tove Jansson).

L’elenco degli esponenti del mondo della cultura è interminabile e meriterebbe una trattazione a parte. Il campo prende il nome di “poggio degli artisti” (Taiteilijanmäki): tra il cimitero vecchio, quello nuovo e gli ultimi ampliamenti riposano pittori, compositori, registi e attori, direttori d’orchestra e cantanti d’opera che hanno dato lustro al paese in patria e all’estero. Per chi desidera concentrare le proprie esplorazioni sui nomi della letteratura è disponibile una valida guida, “Hietaniemi degli scrittori” (Kirjailijoiden Hietaniemi, Avain 2017) curata da Elise Tarkoma e Marjut Paulaharju, nipote dell’etnologo e scrittore Samuli Paulaharju.


Cartoline finlandesi è una serie di articoli che propone luoghi da scoprire, monumenti da rivisitare e angoli del Paese che non sempre entrano nelle guide turistiche.

Marcello Ganassini
Marcello Ganassini, ugrofinnista, traduttore di letteratura finlandese ed autore della moderna edizione filologica del "Kalevala". Responsabile per la letteratura finlandese della casa editrice Vocifuoriscena.