Chiusi in bagno all’aeroporto di Helsinki due ragazzi napoletani positivi al tampone

La notizia che riportiamo ha aspetti che fanno dubitare della sua realtà, per una serie di dettagli che troviamo per lo meno sorprendenti, alla luce di quanto sappiamo dei metodi di sicurezza anti-Covid usati in Finlandia. La notizia è stata lanciata da fanpage.it. Ieri, 27 dicembre, alla redazione del sito arriva la denuncia drammatica di una madre napoletana, che racconta del figlio e della fidanzata che, risultati positivi al Covid all’aeroporto di Helsinki-Vantaa dopo un viaggio in Lapponia, erano stati bloccati all’alba mentre stavano per prendere il volo per rientrare in Italia.

Patrizia, madre di Fabio Maria di 23 anni, così racconta il fatto:  “Sono partiti per la Finlandia il 20 dicembre per trascorrere il Natale in Lapponia. Avevano prenotato il viaggio da mesi sul corridoio covid free. Stamattina avevano il volo per rientrare in Italia alle 7,30. Stanotte, quindi, attorno alle 3, si sono sottoposti al tampone obbligatorio previsto dalla normativa italiana presso un laboratorio nei pressi dell’aeroporto. Il tampone rapido è costato 150 euro per ciascuno. Purtroppo, sono risultati entrambi positivi. Anche se nessuno dei due ha sintomi. Che è accaduto allora? Li hanno portati attorno alle 4 in un bagno dell’aeroporto di Helsinki e li hanno rinchiusi all’interno. Barricando la porta con una paratia.” Dopo una lunga attesa avrebbero avuto dal personale una bottiglietta d’acqua e due sedie.

Il figlio “esausto da molte ore di attesa e dallo stress, prima dell’arrivo delle sedie si è addormentato sul lavabo del bagno pubblico”.

“Soltanto attorno alle ore 14 – spiega la madre a Fanpage.it – i ragazzi hanno avuto del cibo, che è stato portato loro nel bagno pubblico dove si trovavano: dei biscotti e una busta con dei viveri. Ed è stato riferito loro che si stava facendo tardi perché c’erano molti rientri per Natale e molti casi”.

La famiglia ha raccontato di aver cercato subito di mettersi in contatto prima con l’ambasciata italiana in Finlandia, poi con il ministero degli Esteri.

“L’ambasciata italiana contattata stanotte ci ha detto che dobbiamo seguire le regole della Finlandia, ma perché devono restare chiusi in bagno per ore? Al numero dell’Unità di crisi della Farnesina dopo un’attesa di quasi un’ora e mezza hanno chiuso la comunicazione.”

Come è andata a finire? Leggiamo oggi, sempre dalle pagine di fanpage, una notizia per ora rasserenante. I due ragazzi sono stati trasferiti in un ostello nei pressi dell’aeroporto di Helsinki. Hanno una stanza con bagno ed un angolo cottura.

A quanto si è potuto sapere, i due ragazzi dovranno osservare 10 giorni di quarantena prima di poter ripartire per l’Italia. L’ostello si trova proprio nei pressi dell’aeroporto ed è completamente automatizzato, si accede all’interno tramite delle card magnetiche.

Necessitano però di assistenza, anche sanitaria – racconta la madre di Fabio – non hanno termometro né medicinali”. Le autorità italiane hanno assicurato nelle prossime ore l’assistenza con un medico che parla italiano.

Questa ultima notizia, sinceramente, pare la cosa più rassicurante.

Intanto, partono le interpellanze…

(La foto del titolo è presa da fanpage.it. Siamo pronti a far fronte alla richiesta di diritti)