In attesa che la Russia abbandoni l’Ucraina, come auspicato dal Primo ministro Sanna Marin, la Finlandia provvede a liberarsi dei “regali” di un passato abbastanza lontano, ma evidentemente non abbastanza da ritenersi ormai morto e sepolto.
Si tratta di una silenziosa ma metodica opera di rimozione di una serie di statue che contrassegnano un’epoca di sforzi di normalizzazione tra i due Paesi, di cui quei monumenti sono testimonianza.
L’ultima rimozione della serie è avvenuta a Kotka, porto importante sulla costa sud-orientale della Finlandia, a metà strada tra Helsinki e Vyborg. Si tratta di un busto in bronzo di Lenin, collocata in un piccolo parco di Pohjoispuistokatu, trasferito in un deposito del comune martedì 4 ottobre. La decisione era stata presa a giugno dal consiglio comunale.
La statua era stata offerta alla città di Kotka nel 1979 dal comune estone di Tallinn, allora parte dell’Urss. Vandalizzata in numerose occasioni, aveva portato persino a una richiesta di scuse dalla Finlandia a Mosca dopo che il braccio destro del celebre leader comunista era stato pitturato di rosso.
Nella stessa piazza è stata successivamente collocata una scultura di Krzysztof M. Bednarski, intitolata Il braccio mancante di Lenin, integrazione grottesca della parte mancante nel busto appena rimosso, appunto il suo braccio sinistro.
“Stiamo cercando un modo significativo e intelligente di costruire il futuro del parco e confidiamo che gli artisti abbiano le competenze per farlo”, così il responsabile dell’urbanistica Markku Hannonen.
Un’operazione simile è stata effettuata nella capitale. Anche a Helsinki, sulla riva di piazza Hakaniemi, luogo simbolo delle riunioni della classe operaia finlandese, la piazza del Primo maggio, la scultura Pace nel mondo donata da Mosca a Helsinki nel 1989 è stata rimossa nello scorso agosto. L’opera, di proprietà dell’Helsinki Art Museum (HAM). è ora collocata in un deposito.
Lo stesso è avvenuto sulla costa occidentale, nella “vecchia capitale” Turku.
Il consiglio comunale ha deciso di rimuovere il busto di Lenin dal centro della città già alla fine di aprile. Si tratta di un altro dono della città di Leningrado del 1977. Nelle motivazioni, si legge che quel busto aveva suscitato molte discussioni tra i cittadini e i media in conseguenza dell’invasione militare della Russia in Ucraina.
(Foto del titolo www.kotka.fi. Per le foto utilizzate, siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti)