Centrale elettrica Saarinen

A Paciuksenkaari un gioiello architettonico da scoprire

Girando per Helsinki non è raro imbattersi in pregevoli pezzi d’architettura talmente nascosti tra pieghe e arabeschi delle maglie rionali da essere praticamente invisibili. È il caso della centrale elettrica di Paciuksenkaari progettata da Eliel Saarinen nel 1914 per fornire energia alla linea tramviaria che univa il centro al quartiere di Munkkiniemi: una storia di declino e di recupero a lieto fine.

Tra i padri del romanticismo nazionale con i “sodali di Hvitträsk” Herman Gesellius e Armas Lindgren e primo architetto finlandese internazionalmente riconosciuto (vocazione suggellata dal trasferimento negli Stati Uniti nel 1923 e dai prestigiosi incarichi nel nuovo continente), Eliel Saarinen (Rantasalmi 1873 – Bloomfields Hills 1950) dedicò quasi dieci anni della sua carriera alla qualificazione urbana della periferia nord-ovest di Helsinki facendone un champ d’essai del disegno di una capitale europea.

Risale al 1915 il completamento del piano particolareggiato per i quartieri di Munkkiniemi e Haaga, parte del più ampio progetto per la “Grande Helsinki” sulla cui base tre anni dopo, in collaborazione con l’urbanista Bertel Jung (Pietarsaari 1872 – Helsinki 1946), l’architetto pianificò lo sviluppo della città su un’area più vasta di quella dell’attuale comune di Helsinki (risale al 1921 il ciclopico e mai realizzato progetto per il polo culturale nazionale del Kalevalatalo o “pantheon di Finlandia” sulla costa di Munkkiniemi, in corrispondenza dell’attuale hotel Hilton Kalastajatorppa).

Si tratta di una delle pianificazioni di nuovi aggregati e viabilità più ambiziose dell’epoca, ispirata alle città giardino inglesi di Ebenezer Howard e caratterizzata da un’impronta di organicità e coerenza dell’idea urbana forse più efficace e suggestiva di quanto la città sia riuscita a conseguire nei decenni successivi (il museo comunale di Helsinki ha realizzato un plastico e un modello 3D dell’intera area interessata).

A causa dello scoppio della prima guerra mondiale la realizzazione del progetto si fermò alle planimetrie e agli alzati, a eccezione del pensionato di Munkkiniemi, poi scuola dei cadetti, terminato nel 1918 e oggi oggetto di un piano comunale di riqualificazione abitativa, nonché la citata piccola centrale elettrica (sebbene ufficialmente la fascia est della baia di Pikku Huopalahti si trovasse al di fuori dell’area di progetto).

Rimangono tuttavia marcate sopravvivenze delle soluzioni originali negli attuali allineamenti stradali del nucleo di Munkkiniemi (cornice scelta da Alvar Aalto per il proprio studio-abitazione) e di parte dei tracciati del quartiere di Etelä-Haaga. È in generale interessante osservare che l’attuale, caratteristica struttura policentrica di Helsinki di cui tanto si è parlato nelle accademie, in particolare a seguito della crisi del covid, sia tale per come Saarinen l’aveva concepita in questi due progetti.

La centrale elettrica, costituita da due edifici, il blocco che ospitava il gruppo del generatore, progettato da Saarinen, e quello del trasformatore dai caratteristici rosoni su fianchi opposti, opera dello svedese Karl Lindahl (Jönköping 1874 – Helsinki 1939, autore tra l’altro, con Valter Thomé, del mercato coperto di Oulu e della sede della casa editrice Otava in Uudenmaankatu) ha cessato di produrre energia negli anni ’50 e, con lo smantellamento dell’impianto, è stata occasionalmente destinata ad abitazione del responsabile della centrale il quale utilizzava l’edificio di Lindahl come officina.

L’immobile è stato negli anni degradato a magazzino finchè nel 2017 una coppia di privati cittadini, Jari Ruuskanen e Juho Meronen, hanno deciso di rilevare il lotto e di affrontare il recupero in più fasi di entrambi gli edifici, destinando ad abitazione il locale dell’impianto e ad appartamento per gli ospiti la ex cabina di trasformazione le cui proporzioni esprimono senza reticenza la propria estraneità all’idea di uno spazio abitativo.

Entrambi i corpi di fabbrica sono stati soppalcati: nella sede dell’impianto è stata recuperata la scala originale dell’ala minore, originariamente abitazione del guardiano della centrale, ricavando nell’ala principale un grande soggiorno a doppia altezza su cui si affaccia la zona notte e il bagno con sauna.

Al progetto generale ha collaborato l’architetto Kaisa Vepsäläinen: sebbene si tratti di ristrutturazione e non di restauro conservativo, vi sono alcuni dettagli, come ad esempio le “trifore” sulle spalle del terrazzo ricavato al primo piano fuori terra della cabina di trasformazione che, un tempo, accoglievano le linee di input e output, a ricordarci garbatamente l’originale destinazione d’uso del piccolo complesso.

Va del resto osservato che gli elementi stilistici dell’edificio di Saarinen, le finestre con arco a tutto sesto e le modanature a profilo concavo o scozia sull’aggetto delle linee di bordo, sembrano voler cammuffare l’originale funzione dell’edificio: quasi un canto del cigno del Saarinen Jugend che, nella successiva fase americana, farà propria la linea del collega Louis Sullivan, “form follows function”, come espresso in uno dei rari saggi dell’architetto finlandese, Search for form (1948).

Sulla stessa sponda della baia, poco più a sud, sorge Meilahden kartano, storica, meravigliosa “villa doppia” costruita al principio del  XIX secolo sulle spoglie di un insediamento risalente al ‘400 per il conte Fabian von Steinheil, terzo governatore del Granducato di Finlandia e rimaneggiata al principio del ‘900. L’edificio, da tempo abbandonato, è stato recentemente occupato da un collettivo giovanile, opiskelijat leikkauksia vastaan, “studenti contro i tagli del governo” e questa calda estate sarà forse segnata da un movimentato sgombero.

C’è da sperare che anche questo gioiello, attualmente di proprietà del comune, ritrovi il proprio kodinhaltija o genius loci, sia esso pure un privato cittadino.


Cartoline finlandesi è una serie di articoli che propone luoghi da scoprire, monumenti da rivisitare e angoli del Paese che non sempre entrano nelle guide turistiche.

Marcello Ganassini
Marcello Ganassini, ugrofinnista, traduttore di letteratura finlandese ed autore della moderna edizione filologica del "Kalevala". Responsabile per la letteratura finlandese della casa editrice Vocifuoriscena.