Agosto in Finlandia non è il mese delle ferie e delle grigliate ma, come ben sanno molti genitori, è periodo di zaini, astucci e quaderni. Giovedì 8 agosto è il giorno in cui riaprono le scuole e la routine quotidiana fa il suo prepotente ritorno nelle vite di migliaia di famiglie. Sono circa 61600, secondo Helsingin Sanomat, i bambini di 7 anni che iniziano quest’anno il loro percorso scolastico. Grazie a una campagna di sicurezza stradale della compagnia assicurativa If iniziata nel 2006, i “primini” sono riconoscibili da un cappello giallo che viene regalato il primo giorno di scuola.
E anche quest’anno ci sono novità, ecco le principali dalle elementari al liceo:
Il nuovo programma entra finalmente in vigore per tutti gli studenti delle elementari, dalla prima alla nona classe
Riassumendo, questo significa una maggiore attenzione data alla capacità critica di ricerca e condivisione della conoscenza, una maggiore collaborazione tra gli studenti e l’utilizzo di varie fonti, analogiche, digitali e multimediali.
Questo comporta, almeno in teoria, la fine dello studio a memoria in favore di una comprensione più globale dei fenomeni che ci circondano. “La scuola – riassume Jukka Rantala, professore di storia della pedagogia all’Università di Helsinki – deve offrire gli strumenti per interpretare le informazioni che arrivano dall’esterno”.
Il nuovo programma offre inoltre larga autonomia agli insegnanti, che possono decidere abbastanza liberamente su quali argomenti soffermarsi e su quali sorvolare. Sicuramente una buona notizia per molti docenti, anche se è abbastanza evidente il rischio di creare grosse differenze tra classe e classe all’interno della scuola primaria,che è l’equalizzatore sociale finlandese per eccellenza.
Lo studio della prima lingua straniera a partire dalla prima elementare.
Da quest’anno lo studio della prima lingua straniera, che in precedenza cominciava in terza, è stato anticipato al primo anno della primaria. Un’idea in teoria ottima, ma com’era facilmente prevedibile il tutto si è tradotto semplicemente nell’insegnamento precoce dell’inglese. Sono pochissimi i gruppi formati per le altre lingue, sia a causa della mancanza di interesse da parte di dirigenti scolastici e genitori sia per via delle ristrettezze economiche di molte municipalità. Da un articolo di qualche giorno fa apparso sul tabloid Iltalehti il monopolio dell’inglese è evidente: lo sceglie il 91% degli studenti, seguito da svedese, tedesco e francese che, insieme, raggiungono uno sconsolante 2.9%.
In generale in Finlandia si studiano sempre meno le lingue straniere, con solo poco più di un quarto degli studenti che inizia una terza lingua alla primaria o al liceo. Il famoso e famigerato rallienglanti, l’inglese con profonda inflessione finnica tipica dei piloti di rally, diventerà di questo passo la terza lingua nazionale tra qualche anno.
Le novità del liceo
Il nuovo anno porta alcune novità anche per quanto riguarda gli studi liceali. Da quest’anno sarà possibile ripetere senza limiti i singoli esami della maturità dopo aver ricevuto il diploma. Questa riforma rientra nel quadro di una maggiore collaborazione tra liceo e università, con il diploma di maturità che diventa la principale porta di accesso agli studi accademici (ci siamo già occupati di questo argomento in un precedente articolo).
Sarà ancora da vedere come cambierà la vita dei liceali con le proposte del governo Rinne, non ancora tradottesi in legge: l’aumento dell’obbligo scolastico fino ai 18 anni, la reintroduzione dello svedese come materia obbligatoria di esame e l’aumento delle materie da portare alla maturità (cinque contro le attuali quattro).
I risultati di queste novità si potranno vedere solo tra qualche anno, e non solo in termini di rendimento e punteggio, ma anche di benessere pisco-fisico di studenti e insegnanti.
Nel frattempo, non ci resta che augurare un buon anno scolastico ai ragazzi, ai docenti e ai genitori!