Non si può partire se non con il botto. Da quando questo pezzo è stato scelto un sabato sera qualsiasi all’UMK (Uuden Musiikin Kilpailu) per rappresentare la Finlandia all’Eurovision, non c’è nessuno che non la canticchi per strada. Inoltre, nonostante una discussione altamente puritana sull’alcool e il suo uso sembri aver monopolizzato le imminenti elezioni amministrative, questa canzone parla di… alcool. Adesso ho un figlio che vuole assolutamente provare un margarita.
Lo scorso fine settimana Käärijä (il rollatore, di cosa boh) ha smarrito in circostanze misteriose il suo iconico bolerino verde da incredibile Hulk. Pare sia stato ritrovato e riconosciuto da un bambino, quindi le nostre speranze di eurovittoria sono salve.
Rieccole, inebetite, spettinate, “allegrissime” come al solito, le spice girls strafinniche tornano a parlarci di paesotti non tanto grandi dove a parte Kotipizza, H&M e qualche graffito non c’è un gran che da fare. Stavolta indovinano il pezzo, che neanche un video neo-Kaurismäkiano riesce a rendere noioso. E anche qui si parla di margarita.
La Finlandia ha un’anomala anima synth-pop da decenni, sempre rimasta nascosta perché solo in lingua finnica. Ramses II arriva quindi al successo con un pezzo che ammicca ai gloriosi anni ottanta, con un ritornello killer, che fa pensare all’autoradio di un taxi che ti riporta a casa dopo una notte in qualche pessimo bar.
Per chi non ha ancora notato che a Kallio esiste una neo-boemia studentesca di tipi con i baffi che fanno i poeti, ecco a voi Arppa: un neo-bohemien con i baffi che fa il poeta e ha fatto un gran bel disco. Tra cantautorato, folk e proge anni Settanta, ci regala la colonna sonora ideale per quell* che si sono iscritt* ad un master in sceneggiatura, consapevoli che non troveranno mai un lavoro. Da vedere dal vivo in qualche cantina poco illuminata di Pengerkatu.
Se Arppa gioca a fare il runopoika, Lyyti è la runotyttö della nostra Helsinki bohemienne. Questo pezzo conferma un grande talento e una scrittura intima in cui si parla di ‘rompere la propria comfort zone e prendersi qualche rischio’.
Sexmane viene da Siilinjärvi, dove è cresciuto in una famiglia di Lestadiani. Questo non si nota assolutamente e il suo hiphop/urban ha un respiro molto internazionale, confermato dalla sua vittoria del titolo di artista dell’anno agli Emma Gala (i Grammy finlandesi) del 2022.
Cledos è l’idolo dei ragazzini. Hiphop / R&B prodotto bene, un account instagram dove mostra plichi di banconote in posti esclusivi e una passione per vestiti italiani e borse francesi che crea non pochi problemi ai genitori della classe media che non possono permettersi di comprare ai figli le borsette di Louis Vuitton, perché giustamente devono pagare le bollette dell’elettricità. Il primo video di questa canzone sui kilometri lo mostrava sul cofano di una macchina mentre sfrecciava tra le vie di Kalasatamaa. La polizia non aveva apprezzato. Nel video rifatto allora è tornato a mostrarci plichi di soldi e viaggi in posti esclusivi.
Sofa è un duo hiphop femminile che esiste da una decina d’anni. Da sempre legate a tematiche e immaginari femministi, qui sono alle prese con un pezzo che parla di clubbing, gabbie e guerra.
Invitati all’Emma Gala, in molti speravamo i Teini-Pää si portassero a casa un premio. Il loro indie-pop melodico e semplice fa tenerezza. Sembra che abbiano appena imparato a suonare, ma allo stesso tempo le canzoni sono belle, fanno ballare e hanno grandi ritornelli sognanti.
Un video che omaggia Lucio Fulci (forse) nel suo essere horror e assolutamente improbabile allo stesso tempo. I Kissa sono la migliore live band in circolazione, un carrozzone glam come non si vedeva in Finlandia dai tempi degli Sleepy Sleepers, ma con una consapevolezza molto contemporanea in temi come il genere. Da vedere assolutamente in qualche festival estivo.