È morto Umberto Marcato, che la Finlandia ha tanto amato

Era la voce della canzone melodica italiana

Il detto che nessuno è profeta in patria si addice alla carriera di un cantante melodico di grandissimo successo in Finlandia, ma quasi sconosciuto in Italia. Si tratta di Umberto Marcato morto a Padova, sua città natale, venerdì 23 agosto.
Al momento della morte, Marcato aveva 94 anni. In Finlandia dalla fine degli anni Cinquanta e per tutti gli anni Sessanta diventò una figura importante della musica leggera del tempo. “Il pubblico finlandese mi ama”, diceva Umberto, e aveva ragione. Nel 1986, Peter von Bagh e Ilpo Hakasalo scrissero che Marcato è stato uno degli ultimi interpreti stranieri a essere oggetto di autentica venerazione in Finlandia.

Dall’età di 18 anni, Umberto, che aveva cominciato a cantare da ragazzo nelle chiese, era solista di una band dal nome esplosivo: l’Orchestra Italiana Casamatta, che effettuò tournée in tutta Europa.
Nel 1957, l’orchestra venne scritturata per delle incisioni in Svezia, dove la sua carriera non decolla: in Finlandia, invece, Marcato raggiunge il successo. In particolare, Guaglione e Lazzarella, cantati da Marcato, raggiunsero i vertici delle vendite in Finlandia.

Marcato venne per la prima volta in Finlandia durante un tour nei Paesi del Nord Europa nel 1957. Quella che doveva essere una visita breve finì per durare due mesi. Va detto che il successo dei dischi di Marcato in Finlandia coincise fortunatamente con la liberalizzazione delle importazioni di dischi stranieri nell’autunno del 1957.

Proprio negli anni ’60 la Finlandia scopriva l’Italia anche attraverso un secondo mito della cultura popolare del belpaese: un lombardo di Desenzano del Garda cominciava a girare per il Paese nordico con un furgoncino saltando in padella delle pastelle condite al pomodoro che sarebbero diventate le “pitze”, uno degli alimenti più popolari anche in Finlandia. Adriano Vinciguerra si era trasferito a Lappeenranta all’inizio degli anni sessanta.  Primo pizzaiolo “girovago”, avrebbe poi fondato il “Bar Adriano” con Raimo Kietäväinen nel 1964.

Come non immaginare l’atmosfera di una serata su una tanssilava, straziati dalle melodie di Umberto, e condita con una pizza di Adriano?

Umberto registrò anche i tanghi di Toivo Kärki in italiano nel 1963 e nel 1964. Ad esempio, Liljankukka fu cantata da Marcato con il titolo Resterá. Ma poi registrò anche canzoni in finlandese, la più famosa delle quali fu il tango Miksi puhelin ei soi del 1965.
Marcato è apparso anche in due film finlandesi, Isaskar Keturin ihmeelliset seikkailut (1960) ja Iskelmäprinssi (1991).

Tornato più volte nel suo Paese adottivo, nel 2013 il cantante ormai molto in là con gli anni si esibì al Kiuruvesi Iskelmäviikko, eseguendo, tra l’altro, dei tanghi di Toivo Kärje. Il suo ultimo concerto in Finlandia si è tenuto a Helsinki nel 2017.

Sono certo che in Finlandia più di uno ha pianto per la sua scomparsa.

Un momento dei funerali ripreso da un video di Telenuovo

(Per le foto utilizzate siamo pronti a far fronte alle richieste di diritti)

Nicola Rainò
Giornalista, traduttore letterario, studioso di lingua italiana e storia dell'arte. Emigra dal Salento a Bologna per studi, poi a Helsinki per vivere. Decise di fondare La Rondine una buia notte dell'inverno del 2002 dopo una serata all'opera.