Helsinki, volti nuovi e grandi flop alle elezioni comunali

Forte richiesta di cambiamento nel governo della capitale

Alle recenti elezioni comunali di Helsinki, volti nuovi entrano nel consiglio comunale della capitale alla luce dello scossone provocato dal voto dei cittadini. Indubbiamente la stella emergente del panorama politico nazionale è la candidata sindaco dell’SDP, Eveliina Heinäluoma, 37 anni, la più votata in assoluto con oltre 18.900 voti. “È un chiaro messaggio che la politica del governo non soddisfa la cittadinanza di Helsinki.”

Eveliina Heinäluoma /wikipedia

Al secondo posto per numero di voti il probabile futuro sindaco del Partito di Coalizione Nazionale (Kokoomus), Daniel Sazonov, 32 anni, che ha ottenuto oltre 11.700 voti.

La Medaglia di bronzo nelle preferenze, oltre 6.200, è andata alla presidente dell’Alleanza di Sinistra, la deputata Minja Koskela, 38 anni. Il suo partito ha ottenuto un buon risultato a Helsinki, ma è rimasto alla fine al quarto posto.

Il vincitore assoluto delle precedenti elezioni, Jussi Halla-aho dei Perussuomalaiset, il partito xenofobo della destra, è calato nettamente rispetto alle precedenti elezioni comunali. Nelle scorse elezioni, Halla-aho aveva ottenuto quasi 19.000 voti, ora scesi sotto i 6.000. Ma lo sconfitto è riuscito a dichiarare  a “Helsingin Sanomat” che il risultato assai deludente in tutto il paese “era atteso”. “Lo stato d’animo è quello che è. Non saprei analizzarlo più nel dettaglio. È chiaro che dobbiamo esaminare criticamente il nostro lavoro di governo, ma le elezioni comunali sono le elezioni comunali.” Dunque, nemmeno un accenno di autocritica, come già udito dalla segretaria del partito Riikka Purra.

Il candidato sindaco dei Verdi, Atte Harjanne, ha raccolto quasi 6.200 voti. I Verdi sono scesi al terzo posto tra i partiti più grandi, dietro all’Sdp, con l’Alleanza di Sinistra subito alle loro spalle. La popolarità del partito era già diminuita nelle scorse elezioni comunali e ora il calo è continuato. I Verdi hanno perso le loro aree di tradizionale sostegno a Kallio e Käpylä a favore dell’Alleanza di Sinistra.

Nel partito spicca il flop netto di Anni Sinnemäki, vicesindaco con delega alla pianificazione territoriale, letteralmente crollata rispetto alle scorse elezioni. Lei che in precedenza aveva raggiunto il consenso più alto dei Verdi con oltre 7.000 preferenze, vede ora i suoi voti scesi a poco più di 2.000. Un terzo rispetto alle elezioni di quattro anni fa. Eppure, intervistata, Sinnemäki non mostra di dare grande rilievo al senso delle recenti sconfitte sue e del partito. Secondo la vicesindaca l’Sdp a Helsinki avrebbe  beneficiato della sua posizione di principale partito di opposizione al governo nazionale, mentre, interrogata da Helsingin Sanomat sulla possibilità di un giudizio negativo dell’elettorato sulla politica di “densificazione della struttura urbana” lungo le direttrici ferroviarie, di cui è stata fiera sostenitrice, risponde che le scelte non sono state soltanto sue, ma poi difende quelle stesse scelte rivendicando la “possibilità di costruire alloggi e creare posti di lavoro per oltre 60.000 residenti in dieci anni.”

Anche qui nemmeno un sussurro di autocritica. Come già in passato, quando la “densificazione urbana”, a suo tempo, venne aspramente criticata da architetti e urbanisti finlandesi (come ricordato a suo tempo sulla Rondine)

Nel Partito di Coalizione Nazionale, dopo Sazonov, è stata Jaana Pelkonen ha ottenere il maggior numero di suffragi. Pelkonen ha fatto parte del consiglio comunale per tre mandati tra il 2008 e il 2020. Ha lavorato come deputata per tre legislature.

Tra gli eletti nell’SDP, che ha ottenuto otto nuovi seggi nel consiglio comunale, molti son i volti nuovi.

Abdifatah Qaaje. Dal sito sdp.fi

È stato eletto Abdifatah Qaaje, sconosciuto al grande pubblico – operatore socio-sanitario, che studia da infermiere ed è padre di famiglia a Kontula. Qaaje sembra aver raccolto numerosi voti dalla sua zona di residenza a Helsinki Est.

Un altro nuovo nome socialdemocratico è Nita Austero, 30 anni, assistente sociale e consigliera supplente. Cresciuta a Malmi in una famiglia operaia, Austero si è impegnata a favore dello sviluppo delle periferie e della prevenzione dell’emarginazione.

Dall’Alleanza di Sinistra è entrata per la prima volta in consiglio l’artista Alma Tuuva, conosciuta sui social media per il suo account “anticapitalista” Pikakahvimemegirl. Sul suo account prende posizioni nette sul mondo del lavoro e sulla questione dell’aumento della povertà.

È nota dai social media anche Natalia Kallio (Alleanza di Sinistra), scrittrice impegnata nella difesa dei diritti umani. Kallio nella sua campagna ha parlato a favore dei giovani e della cultura.

Riku Nieminen /wikipedia

Ha conquistato un seggio anche l’attore Riku Nieminen (Alleanza di Sinistra), noto per numerosi ruoli cinematografici e televisivi e per il programma di intrattenimento Putous.

Tra gli eletti nelle liste della Sinistra c’è anche Jenny Kasongo, che si è fatta conoscere nel mondo dell’attivismo studentesco. Kasongo è stata la prima delle votate alle elezioni per il consiglio dell’unione studentesca dell’Università di Helsinki nelle ultime elezioni. Alloggi a prezzi accessibili e promozione dei servizi socio-sanitari pubblici sono stati i suoi cavalli di battaglia.

Dal Partito di Coalizione Nazionale è entrato per la prima volta in consiglio il deputato Martin Paasi. È un professionista del settore finanziario, diventato noto per il suo podcast Rahapodi.

Suhonen / wikipedia

Il gruppo consiliare del Partito di Coalizione Nazionale ha acquisito un nuovo membro anche con Petri “Pete” Suhonen, caporedattore del giornale Lauttasaari-lehti, già caporedattore di City-lehti. Inoltre, sono stati eletti nel gruppo del Kokoomus il direttore degli investimenti Janne Rauramo, 44 anni, e Veli-Pekka Dufva, 48 anni, insegnante, attualmente membro della commissione per l’educazione e la formazione.

Nicola Rainò
Giornalista, traduttore letterario, studioso di lingua italiana e storia dell'arte. Emigra dal Salento a Bologna per studi, poi a Helsinki per vivere. Decise di fondare La Rondine una buia notte dell'inverno del 2002 dopo una serata all'opera.