I cinepanettoni sbancano anche in Finlandia

In cima alla tradizionale classifica di Topleffat.fi dei film più visti nei cinema finlandesi per una volta non c’è un blockbuster americano, ma una commedia finlandese: Luokkakokous 3 (Ritrovo di classe 3).

I tre attori protagonisti del film sono tutti noti comici: Sami Hedberg, Jaajo Linnonmaa e Aku Hirviniemi. E per questo terzo episodio dietro la camera c’è Renny Harlin, regista simbolo che negli anni ‘90 ha diretto film come Die Hard 2 e Cliffhanger.
Come promette il sottotitolo di Luokkakokous 3, Sinkkuristeily, la storia segue i titolari compagni di classe andare in una crociera per single. Ma non aspettatevi un altro M/S Romantic, l’umorismo qui è a base di liquidi corporei, rastrelli in faccia e pugni nelle palle. 

Gli ingredienti dovrebbero essere familiari a un pubblico italiano. Sottratto il tema natalizio, sono infatti gli stessi dei cinepanettoni nostrani. La versione finlandese (kinokinkku, kinokalakukko?) è in salsa più assurdista, ma ad esempio non sarebbe difficile vedere Boldi e de Sica sostituire i colleghi finnici in questa scena in cui a un personaggio bisogna inserire un catetere nell’uretra. 

Questo tipo di comicità è relativamente recente in Finlandia. Il primo Luokkakokous uscì nel 2015 e, nonostante un coro di recensioni negative (e critiche per una scena in cui uno dei protagonisti veniva stuprato), finì per essere il film più guardato dell’anno.  
La commedia più divertente degli anni precedenti era infatti stata Napapiirin Sankarit (Odissea Artica), cui Luokkakokous deve molto come impostazione e struttura, ma di cui più che esserne una copia, ne rappresenta è un’evoluzione.

Questo film del 2010 di Dome Karukoski (di cui abbiamo recensito il suo Tom of Finland) con Jasper Pääkkönen, raccolse un buon consenso critico e vinse lo jussi come miglior film dell’anno. L’umorismo di Napapiirin Sankarit è più laconico, sottotono e strutturato. Più “finlandese”, verrebbe da dire. Il film narra le avventure di tre giovani in Lapponia alla caccia di un decoder promesso alla fidanzata di uno dei protagonisti, ma va a toccare anche temi più profondi come la povertà e la disoccupazione, senza essere didascalico o smettere di essere divertente. 

Il sequel di Napapiirin Sankarit uscì proprio nel 2015, in competizione diretta col nuovo arrivato Luokkakokous. Napapiirin Sankarit 2 fu però solo il quinto film più visto di quell’anno; e l’allievo continuò a battere il maestro e raccogliere popolarità anche negli anni successivi.
Nel 2022 è uscito anche il quarto episodio di Napapiirin Sankarit. Ma, mentre Luokkakokous 3 resta 28 settimane consecutive in classifica e batte tutti i record, Napapiirin Sankarit non è più nemmeno tra i dieci film più visti. C’è anche da dire che, come spesso accade, molte delle persone coinvolte nel primo film hanno lasciato il progetto da tempo e la qualità dei sequel non è la stessa dell’originale. Ma il tono dei film è simile, e l’evoluzione della comicità mainstream e del gusto dei finlandesi negli ultimi anni è piuttosto chiara. Questo mentre in Italia Christian de Sica afferma in una recente intervista che “è finito il tempo dei cinepanettoni“.

Luokkakokous è però l’unico film finlandese nella top 10 per il 2022. Le grandi franchise hollywoodiane occupano il resto del podio con Spiderman e James Bond. Seguite dal film d’azione Uncharted, adattato dal noto videogioco per Playstation.
Poi, come sempre, animazioni per bambini come Sing2 e Paw Patrol riescono a piazzarsi bene in quinta e sesta posizione. A chiudere, oltre ad altre due pellicole sui supereroi, il nostalgico nuovo Top Gun e il biopic su Elvis di Baz Luhrmann.

I dieci film più visti in Finlandia nel 2022

  1. Luokkakokous 3: Sinkkuristeily
  2. Spider-Man: No Way Home
  3. Bond – No Time to Die
  4. Uncharted
  5. Sing 2
  6. Ryhmä Hau –elokuva
  7. Top Gun: Maverick
  8. Venom: Let There Be Carnage
  9. Elvis
  10. The Batman
Laurea in lingue orientali e un passato in editoria, ha venduto l'anima al digital marketing dopo essersi trasferito in Finlandia nel 2003. Ama scrivere e cucinare, ma non scrivere di cucina.